Processo Talin: suddivisione

PRIMA PARTE

Indicata come

A PER LI CITTADINI GASPARO PADRE, ED ORSOLA ANNA MARIA FIGLIA TALIN DI TIENE

– MEMORIALE con ATTESTATO del vicario parrocchiale di Thiene: si tratta della supplica presentata da Gasparo Talin ai Capi del Consiglio dei dieci il 30 dicembre 1795. L’attestato è del 24 dicembre. Gasparo afferma che il medico Francesco Verona confessò il suo errore, ma non volle apportare alcun rimedio (delinea quindi la personalità dell’imputato). Il memoriale è una vera e propria supplica in cui si ribadisce il discorso dell’onore.

– LETTERA DUCALE del Consiglio dei dieci al Capitano e vice podestà di Vicenza dello stesso 30 dicembre

– 12 gennaio 1796 (indicato come 1795 more veneto) avviene il COSTITUTO (interrogatorio) di Gasparo Talin. Racconta della relazione della figlia (durava da tre anni…). La seduzione (e deflorazione) avvenne nella casa di campagna di Zugliano). Si accorsero che la figlia era incinta nell’aprile del 1795. La bambina nacque il 31 dicembre 1795, ma che fino ad ottobre il Verona tentò di far abortire la figlia. L’uomo si era persino impegnato con il vescovo di Padova di sposare e dotare Orsola.

– 20 gennaio 1796: il rappresentante veneziano ordina che sia avviato il processo con l’assunzione di alcune testimonianze.

– Il fante si reca alla casa di Orsola Talin, ma la ritrova ammalata.

– 28 gennaio 1796: interrogatorio di Orsola, la quale infine presenta “un picciolo ramo di detta erba verde”.

– Orsola ha 22 anni, parla di tradimento, di promessa di matrimonio e di tentato aborto. Sin da giovinetta il Verona l’amoreggiava, ma c’erano contrasti tra le due famiglie. La relazione era ripresa da due anni e si vedevano di nascosto. Le promesse di matrimonio le fecero superare ogni resistenza. I coloni vedevano il Verona frequentare la casa. Parla del medico Pedrazza che si accorge che lei è incinta. Presenta infine un po’ dell’erba sabina che il Verona le aveva consegnato

– 29 gennaio 1796: testimonianza di don Francesco Casarotti, che indica chiaramente le responsabilità del Verona. La vambina che nasce è per asserzione della madre del Verona (ma si veda per questo l’atto di battesimo). Dà un giudizio positivo su Orsola, mentre osserva che il Verona non si accosta mai ai sacramenti. Tutto il paese indica nel Verona il vero responsabile. Il giovane però gli dice che ‘le confidenze non erano state di quella natura da renderla incinta’.

– 29 gennaio 1796: testimonianza di don Francesco Valdagno. Il tenore della testimonianza è analogo al precedente.

– 30 gennaio 1796: testimonianza di Bortolo Nanto, colono di casa Talin a Zugliano. Vide il Verona a Zugliano. Accompagnava la ragazza a Zugliano dove vedeva il Verona, il quale infine la burlò, anche se inizialmente dimostrava molto affetto verso la ragazza.

– 30 gennaio 1796: testimonianza di Antonio Barlaffa detto Campanaro, colono di casa Talin. Si dice che la casa di Zugliana si chiamava la Simiera. I due giovani si vedevano ogni settimana, ma dopo che lei si accorse di essere incinta ci furono discussione tra i due. Perché non la sposava? Perché, disse, era alieno al matrimonio e non era in grado di mantenere una famiglia. Vide il Verona abbracciare la ragazza.

– Testimonianza di Angela moglie di Antonio Barlaffa

– Testimonianza del medico fisico dott. Pietro Pedrazza. Testimonianza rilevante. Dopo che si accorse che era incinta le ordinò un salasso. Pillole e decotti avrebbero potuto procurarle un aborto

– 1 febbraio 1796: testimonianza di Elisabetta figlia di Domenico Nicoletti e moglie di Giovan Battista Soldà. La ragazza le confidò la relazione con il Verona. Vide l’erba sabina.

– Testimonianza di Maria moglie di Zuanne Morosin di Zugliano. Anche con lei Orsola si era confidata. Anche il Verona le parlò, dicendole che aveva preso delle confidenze con la ragazza ma che queste non avrebbero potuto procurarle una gravidanza. L’uomo disse che il bambino sarebbe stato portato al luogo pio (istituto per gli esposti)

– Testimonianza di Gaetana moglie di Gaetano Bonetti. Dice che fu una passione reciproca.

– Testimonianza di Antonio Dal Maso, che gestisce una specieria Thiene. Il Verona andò da lui a prendere le pillole, ma non crede che fossero atte a procurare l’aborto. Si fece pure dare dell’erba sabina polverizzata che può pocurare l’aborto. E’ amico intrinseco del Verona da anni.

– Testimonianza di Maria moglie di Bortolo Nanto. Il Verona si fermava a Zugliano per ore.

– Testimonianza di Francesca moglie di Sebastiano Zorzan, cugina del dott. Francesco

Verona. Il Vwerona è suo cugino; dice che la relazione cessò perché il Verona si disgustò dei maneggi fatti per indurlo a sposarla. Il Verona le confidò di essere innocente e di non aver mai preso confidenze con la giovane.

– RELAZIONE DELLE RISULTANZE DEL PROCESSO (senza data, ma in realtà del 5 febbraio)

Il rappresentante veneziano informa i Capi del Consiglio dei dieci. La relazione è importante perché costituisce il sunto di tutto il processo informativo istruito di seguito alla supplica di Gaspare Talin e la ducale del Consiglio dei dieci. Si accenna alle testimonianze giurate de scienza. E anche della voce pubblica. E’ interessante come descrive la seduzione del Verona.

– 22 febbraio 1796 (ma ricevuta a Vicenza il 23 febbraio) lettera ducale del Consiglio dei dieci in cui prdina al rappresentante di Vicenza di continuare l’istruzione del processo servatis servandis sino alla sentenza.

– 10 marzo 1796 Il cap. vice podestà ordina che il giudice del maleficio si trasferisca a Thiene per l’istruzione del processo. La delega comporta la riassunzione di tutti i testi già esaminati.

– 8 aprile 1796: testimonianza di Orsola Talin. Dice della salute malferma. Di fronte alle sue richieste di matrimonio il Verona le rispose sarcasticamente. Aggiunge inoltre quanto avvenne dopo la sua prima testimonianza. Il Verona la insulta (è una B…). Aggiunge inoltre una circostanza (il Verona la minacciò con un coltello). Inoltre ha un atteggiamento di scherno nei suoi confronti.

– testimonianza di don Francesco Casarotti che aggiunge come il Verona stesse bene attento a non rendere incinta la giovane. Interessante il dialogo che riferisce di aver avuto con il Verona (c. 92)

– 9 aprile: lo stesso presenta la fede di battesimo di Francesca figlia di Orsola (c. 93)

– Testimonianza di Francesca moglie di Sebastiano Zorzan, citata da Orsola a proposito della mediazione tentata dal Verona (. 96)

– Testimonianza di Gasparo Talin che riferisce del tentativo della Zorzan (c. 99).

testimonianza di Bortolo Mento (in realtà Nanto)

– 10 aprile 1796: Testimonianza di Maria moglie di Bortolo Nanto

– testimonianza di Antonio Barlaffa

– testimonianza di Angela moglie di Antonio Barlaffa

– testimonianza di Elisabetta moglie di Giovan Battista Soldà

– testimonianza di don Francesco Valdagni. Dice che i due avevano abboccamento nella bottega di caffé di Marco Barausse.

– testimonianza di Gaetana moglie di Gaetano Bonetti. Aggiunge che il Verona le disse che avrebbe sposato Orsola se questa le avesse concesso delle confidenze. Riferisce delle espressioni oltraggiose del Verona nei confronti di Orsola.

– testimonianza di Antonio Dal Maso. Modifica sostanzialmente la sua testimonianza.

– testimonianza di Maria moglie di Zuanne Morosin. Il Verona risponde arrogantemente sull’eventualità di sposare Orsola. Dice che ella ha avuto rapporti con altri.

– testimonianza di Marco Barausse

– testimonianza del medico dott. Pietro Pedrazza

– Testimonianza della signora Lavinia moglie di Gasparo Talin. Racconta dell’ “lagrimevole storia dell’affare”.

– 18 aprile 1796: il capitano di Vicenza ordina che Francesco Verona sia citato con mandato alle carceri. Segue il mandato del 24 aprile. Viene descritto quanto compiuto dal Verona

– 4 maggio: si presenta l’avvocato difensore del Verona chiedendo che il suo assistito possa avere una proroga nel presentarsi. Permesso che viene accordato.

– 4 giugno 1796: l’avvocato del Verona presenta una lettera dell’Avogaria in cui si assegna un altro mese di proroga al Verona

– 25 agosto 1796: l’avogadore richiede copia del processo. Il Capitano risponde all’Avogadore inviando copia del processo istruito, osservando che in precedenza aveva ricevuto una sua lettera sollecitata da Orsola Talin. Seguono le precedenti lettere dell’avogadore (sollecitato dalla parte indolente ) e la delibera del proclama contro il Verona, che furono sospese per la successiva lettera dell’Avogadore del 25 agosto 1796.

– 5 ottobre 1796 il tribunale di Vicenza riceve una lettera dell’Avogaria in cui si pone termine alla sospensione del processo.

– 6 ottobre 1796: il Capitano comunica la decisione dell’Avogadore all’imputato e al suo difensore. E ordina che Francesco Verona si presenti alle carceri come nel mandato e proclama precedenti. E sia interrogato de plano e con le opposizioni.

– il 18 ottobre 1796 FRANCESCO VERONA si presenta alle carceri

– 19 ottobre 1796: interrogatorio di Francesco Verona. Nega completamente. Le accuse sono conseguenza di una vendetta nei suoi confronti. Onore, facoltà e libertà, tutto gli è stato tolto. Dimostrerà la sua innocenza. Poi c’é l’arringa (ma nella seconda parte del processo questa manca).

– 24 ottobre 1796: compare in tribunale GAETANO BONOLLO avvocato di Orsola e dei suoi genitori affermando che non vuole opporre al costituto del Verona, riservandosi di opporre alle difese.

Si conclude questa prima parte contraddistinta dalla supplica iniziale di Gaspare Talin, dalla raccolta delle prime testimonianze, dalla testimonianza di Orsola. La delegazione del Consiglio dei dieci comporta la riassunzione di tutte le testimonianze. Si tratta di una fase (definita Processo informativo) contraddistinta dalle schermaglie processuali condotte tramite gli interventi dell’Avogaria di comun. Infine la presentazione dell’imputato a quasi un anno di

distanza e il suo successivo interrogatorio (processo offensivo).

SECONDA PARTE

Indicata come

B STAMPA

PER GASPARO PADRE, ED ORSOLA ANNA MARIA FIGLIA TALIN

DI TIENE

E’ LA PARTE CONTRADDISTINTA DALLE COSIDDETTE DIFESE.

IN REALTA’ SI AVVIA IL CONTRADDITTORIO TRA LE DUE PARTI CONTRADDISTINTO DALLA PRESENTAZIONE DI CAPITOLI E DALL’ESCUSSIONE DI TESTIMONI SU CIASCUNO DI ESSI. MA ANCHE DALLA PRESENTAZIONE DI PROVE E DOCUMENTI. IL TUTTO DOVEVA ESSERE CONFORME A DETERMINATE REGOLE E LA CORTE POTEVA RESPINGERE TALUNI CAPITOLI E PROVE.

QUESTA PARTE DEL VOLUME PROCESSUALE SI AVVIA CON LE DIFESE DELL’IMPUTATO CHE PRESENTA BEN VENTISETTE CAPITOLI, DEI QUALI UNO VIENE RIGETTATO DALLA CORTE.

IL PROCESSO DIFENSIVO INIZIA IL 17 NOVEMBRE CON LA PRESENTAZIONE DEI CAPITOLI E PROSEGUE IL 19 CON L’ESCUSSIONE DEI TESTI PROPOSTI DALLA STESSA DIFESA.

L’analisi dei capitoli indica ovviamente la linea seguita da Francesco Verona:.

1. Il Verona è medico pubblico di Thiene

2. Frequentava la casa di Orsola come molti altri giovani

3. il padre di Orsola venne imputato dal fratello di Verona del taglio di alcuni alberi

4. Orsola frequentava la casa dei genitori a Zugliano ove si tratteneva anche di notte

5. ivi era frequentata da molte persone

6. che anche nel tempo che il padre era in carcere veniva frequentata a Zugliano dalle persone indicate

7. Orsola in Zugliano faceva certi discorsi

8. avvertito il padre delle suddette relazioni fece certi discorsi

9. quando il Verona andava a Zugliano c’erano anche altre persone

10. che sino al tempo della gravidanza di Orsola la sua casa era frequentata da diverse persone

11. tli visite avvenivano nelel giornae indicate

12. che a seguito del processo Gaspare Talin non si pacificò con il fratello del Verona

13. Che Gasparo Talin fece certi discorsi

14. che scopertasi la gravidanza di Orsola furono fatti certi discorsi

15. che nel suo interrogatorio Orsola depose che la promessa di matrimonio seguì l’anno scorso mentre la deflorazione negli ultimi del 1794

16. che Orsola confessò la sospensione delle mestruazioni senza dire di credersi incinta

17. che la sospensione può avvenire anche senza gravidanza

18. che alcune donne anche se gravide hanno le mestruazioni

19. nella sospensione delle mestruazioni l’erba sabina può essere indicata

20. che per procurare gli aborti l’erba sabina non è un rimedio accreditato ma ci vogliono altri rimedi

21. che Giacomo fratello di Orsola convive in compagnia di Maria Carretta

22. che Maria Carretta fece certi discorsi

23. Gaetana moglie di Gaetano Bonetti è donna miserabile

24. la detta Gaetana va spesso a casa di Orsola

25. che Orsola si portava spesso in casa di Gaetana prima della gravidanza ed incontrava certe persone

26. che Orsola è di quella fama e reputazione che si dirà

27. che Francesco Verona è di quel carattere e costume che diranno i testimoni

Il capitolo 26 viene rigettato.

Il giuramento non viene dato a tutti i testimoni escussi su proposta del Verona

IL 30 NOVEMBRE 1796 IL CAPITANO, CONSIDERATA LA RINUNCIA DEL DOTT. VERONA A PRESENTARE ALTRI CAPITOLI E TESTIMONIANZE, DELIBERA SUL GIURAMENTO DATO AD ALCUNI TESTIMONI

L’OTTO GENNAIO 1797 I TALIN PRESENTANO A LORO VOLTA I LORO CAPITOLI CON RELATIVE TESTIMONIANZE

1. Orsola visse riservata in casa propria

2. Orsola si portava a Zugliano per accudire agli affari di famiglia

3. che due testimoni che sono stati presentati dal Verona sono suoi dipendenti

4. che dal gennaio al marzo 1795 Getano Bonollo è stato in questa città

5. che dal marzo al giugno 1795 lo stesso convisse nel convento dei Gerolimini di Vicenza

6. Bortolo Nanto vive disgustato con Gasparo Talin

7. seguì una burla tra Stefano Cosà e Gasparo Talin

8. che ci fu disparere giudiziario tra Gasparo Talin e Tommaso Marzaro

Segue l’esame dei testimoni.

IL 14 FEBBRAIO GAETANO BONOLLO PRESENTA ALTRI DOCUMENTI E DICHIARA DI RINUNCIARE A PRESENTARE ALTRI TESTIMONI.

L’OTTO MARZO IL DIFENSORE DEL VERONA SI PRESENTA AL TRIBUNALE E PRODUCE ALTRI DOCUMENTI

TRA I QUALI UN SUPPLEMENTUM TRATTO DAL TRACTATUS DE MATERIA MEDICA RELATIVO ALL’ERBA SABINA E ALTRI brani tratti da diversi TRATTATI

TERZA PARTE

Indicata come

A

PER IL PRESENTATO

FRANCESCO VERONA

MEDICO FISICO

Questa parte, come la successiva, ricalca le due precedenti, ma con variazioni non irrilevanti.

Si avvia con il costituto di Orsola Maria Talin (28 gennaio 1796), il cui incipit differisce dal precedente.

Prosegue con le altre testimonianze.

A carta 81 la ripresa del processo di seguito alla delegazione del Consiglio dei dieci.

B

PER IL PRESENTATO

FRANCESCO VERONA

MEDICO FISICO

Si avvia con le difese di Francesco Verona (allegati, capitoli e testimonianze).

Si notino i capitoli XVII-XX.

E le successive testimonianze sui capitoli.

Da carta 81 i capitoli e le testimonianze di Orsola Talin

Il processo si conclude con alcuni documenti che in realtà sembrano essere stati presentati dall’avvocato del Verona.

A carta 159, a fondo pagina viene riportato:

Nella nuova stamperia al Duomo.