2.86 L’interprete

Serenissimo Principe

Io Michiel Cariati dal Zante mi trovo haver ben speso il mio talento in devoto servitio della Serenità Vostra perché sedici anni sono che in officio militare a mie spese con cavalli sustentati da me ho impiegata la vita mia a beneficio di quell’isola et ad esempio degli altri sudditi della Serenità Vostra.

Et quello che pare considerabile appresso magnanimo principe, come ella è, è stato il non havere mai havuto stipendio, né premio ricercato, di modo che io ho spesa la meglior parte della vita per mia semplice devotione d’animo alla guarda della marina M. de campo della militia strathia.

In occasione di guerra montai sopra la galia del magnifico messer Marin Siguro et per suo luocotenente mi essercitai tutto quel viaggio senza alcun premio. Et in somma nissuna cosa lassando debita alla mia fedeltà, di modo che come dalle qui congiunte patenti si legge io resto della mia fede et devotione contento et la Vostra Serenità come principe giustissimo intendendo i miei portamenti so certo che resti della mia servitù satisfatta.

Hora è vacato uno luoco d’interprete in quell’isola per la morte de messer Baldissera Guastapenna, il cui salario è sessanta ducati et io mi ritrovo uno figliolo nominato Giovanni, oltre cinque altri che ho, il quale tre anni fa serve a quella cancellaria con la debita diligentia et con l’essempio paterno et spero in Dio che egli, agiongendo col suo proprio servitio sempre più novo merito alla nostra devotissima casa, riesca degno del patrocinio di questo eccelentissimo Dominio per la mia consolatione.

Per tanto io la supplico che lette le qui congionte patenti et scritture, alle quali per brevità io rimetto le particolari memorie del prestato servitio, ella mi voglia far gratia in esso Giovanni mio figliolo dell’officio predetto, perché et esso et io, seguitando con ardentissimo core il nostro vecchio servitio, procuraremo haver meritata la giustitia et la gratia .

Et a Vostra Serenità m’inchino et raccomando.

1582 4 novembre

Che alla soprascritta supplicatione rispondi il provveditor del Zante…et l’istesso facino doi delli ultimi provveditori ritornati dal Zante….

(filza 336)