2.73 Uno statuto particolare

Serenissimo Principe et Illustrissima Signoria

Un messer Giacomo Filippo Di Alessandri, cittadino bresciano et bergamascho, ma habitante in Brescia, nel suo ultimo testamento sotto li 5 giugno 1560 instituì suoi heredi li descendenti maschi legitimi et naturali del quondam spettabile dottor domino Gabriele et de domino Allessandro et de domino Giovan Antonio fratelli Di Alessandri figli del quondam domino Giacomo Filippo, avo paterno del detto testatore, cittadini et habitanti in Bergomo.

Et così in virtù de detto testamento hanno conseguito essi heredi la heredità lasciata, se non che alcuni nepoti figli d’una sorella di esso testatore, opponendo a detti heredi che siano forestieri et che perciò non siano capaci de li beni lasciati in sul bresciano, stante la forma de statuti di quella città, che loro exclude, hanno fatto restare in sequestro alcuni livelli che si pagano in Pontoglio, luogho del bresciano, con molto detrimento di detti heredi instituiti a quali si aspetavano.

Et se bene anco in rigore di raggione potriano essi heredi ottener il possesso essendo essi, sì come era anco il testatore cittadini bresciani, nondimeno per levare ogni difficultà et impedimento et occasione di lite, sapendo comme la Serenità Vostra non comporta che tale dispositione de statuti habbia luogho in preiuditio de altri suoi fidelissimi subditi, ma suole in tal caso dispensare, però con ogni riverenza et humiltà riccorono ai piedi suoi suplicandola che secondo il solito, hauto intorno a questo fatto la resposta et parer del clarissimo signor podestà di Brescia, si degni gratiosamente di terminare che siano detti heredi messi in possesso de detti livelli et levato ogni sequestro et altro impedimento, sì che habbia luogho et sortischa il suo debito effetto la pia et giusta volontà di esso testatore.

1581 28 luglio

Che alla soprascritta supplicatione rispondino li rettori di Bressa…

(filza 335)