2.1 La figliolanza

Serenissimo Principe et Eccelentissima Signoria

Si ritrova il fidelissimo suddito di Vostra Serenità Bartholameo quondam Bernardin Di Bonadomani, da Tarmasia, habitante al presente in Bonavigo, ville del territorio veronese, esser giunto per la voluntà del Signor Idio al numero de dodese figlioli legitimi et naturali, cioè sei mascoli et sei femine.

Qual numero grava di modo le sue poche forze che tutte spende nell’arte rusticana, non havendo stabile alcuno, né facultà per altra industria, che se non gli vien posto alcun aggiuto dalla infinita clementia di Vostra Sublimità, non essendo bastante quelle poche mercede che gli reduredano dalle fatiche et exercitio suo a nutrirgli cusì numerosa famiglia, gli convenirà andar cum detti suoi figlioli vagabando in alieni paesi, cercando di non morirsi di fame.

Et però humilmente supplica la Celsitudine Vostra de esser fatto participe della gratia solita concedersi ad altri che sono a simil conditione, che in conformità di quella che concede la magnifica città di Verona alli suoi cittadini che s’attrovano haver tal numero de figlioli, per virtù d’un statuto confermatoli per la Serenità Vostra, si degni medemamente essentarlo da ogni fattione reale et personale, insieme cum essi suoi figlioli, mentre durerà la loro vita, della quale ancho insieme della sua propria sarano in ogni occasione prontissimi a privarsene, a beneficio di questo felicissimo stato.

Et fra tanto, mediante questa gratia, li potrà educare et nutrire delli sudori et fatiche communi.

Et cusì sperando per l’immensa bontà et liberalità di Vostre Celsitudine, alli piedi suoi prostrato humilmente si raccomanda.

Die 13 martii 1554

Respondeat huic supplicationi dominus potestas Veronae…

(filza 311)